Le vite degli altri
Un film che racconta la storia di un agente, preposto al controllo di uno scrittore apparentemente pulito e tutto l’ambiente che gli ruota intorno. Una storia che sembra quasi di fantasia (se non fosse che narra comunque una realtà) e che scorre in maniera molto lineare fin verso il finale, dove invece l’aderenza con la realtà che è stata (la caduta del muro) e le sue conseguenze (l’apertura degli archivi della Stasi), avvicinano il tutto quasi ad un documentario, lavandone via quella patina irreale.
Un film stupendo, commovente, romantico, delicato e comunque rispettoso e dignitoso, senza retorica secondo me, di un passato che la Germania ha vissuto e dalla quale si è liberata… ho particolarmente apprezzato lo sforzo del regista di non dare giudizi, ma soltanto presentare il fatto e lasciando che le luci e le ombre si addossino su ogni personaggio.
Lucide e terribili le parole del ministro Hemf nel finale, che ora non vi rivelo e che avrò il piacere di discutere con chi vedrà il film, che consiglio caldamente a tutti.
Montebello Vicentino Dritto come un raggio di sole
Si latita chiaramente in questo blog… ghghghgh!!!